Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso (Stampa di Giuseppe Vasi)
Pietro da Cortona disegnò la cupola, la quinta di Roma per ampiezza
La caduta degli Angeli ribelli, da un affresco di Giacinto Brandi
Il nuovo sito del Collegio Ecclesiastico Internazionale San carlo
La cupola innevata dalla nevicata di Roma del 2012
L'organo a canne della ditta Tamburini, Opus 119, è stato costruito nel 1928
Arciconfraternita
Pietro da Cortona disegnò la cupola, la quinta di Roma per ampiezza
L
o skyline di Roma è fatto di cupole. Cupole, cupole e ancora cupole. Dall’altura del Gianicolo, dal colle Aventino, dalla terrazza del Pincio o dagli spalti di Castel Sant’Angelo sono loro, le cupole – imprescindibili sagome-simbolo dell’Urbe – a tracciare il profilo inconfondibile della città; riempiendo lo spazio tra terra e cielo compaiono disegnate nella fresca alba rosata come negli infuocati tramonti estivi. Chiese antichissime, maestose, solenni, immense e famosissime che si affacciano su piazze grandiose; oppure piccole e appartate, ma non per questo meno belle, ricche ed eleganti: minime delizie da scoprire, là dove sono, nascoste fra le pieghe degli intricati vicoli romani, poste in modo da creare una piazzetta tutta per loro. Tutte sono scrigni preziosi custodi di un patrimonio artistico immenso fatto di affreschi, dipinti, sculture, mosaici e decori eccezionali che si celano dietro le loro facciate austere, composte di antiche colonne, o mosse dal brioso vento barocco che scioglie le forme in un fantastico volo di creatività.