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La Venerabile Arciconfraternita dei SS. Ambrogio e Carlo

Pietro da Cortona disegnò la cupola, la quinta di Roma per ampiezza

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o skyline di Roma è fatto di cupole. Cupole, cupole e ancora cupole. Dall’altura del Gianicolo, dal colle Aventino, dalla terrazza del Pincio o dagli spalti di Castel Sant’Angelo sono loro, le cupole – imprescindibili sagome-simbolo dell’Urbe – a tracciare il profilo inconfondibile della città; riempiendo lo spazio tra terra e cielo compaiono disegnate nella fresca alba rosata come negli infuocati tramonti estivi. Chiese antichissime, maestose, solenni, immense e famosissime che si affacciano su piazze grandiose; oppure piccole e appartate, ma non per questo meno belle, ricche ed eleganti: minime delizie da scoprire, là dove sono, nascoste fra le pieghe degli intricati vicoli romani, poste in modo da creare una piazzetta tutta per loro. Tutte sono scrigni preziosi custodi di un patrimonio artistico immenso fatto di affreschi, dipinti, sculture, mosaici e decori eccezionali che si celano dietro le loro facciate austere, composte di antiche colonne, o mosse dal brioso vento barocco che scioglie le forme in un fantastico volo di creatività.