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La Venerabile Arciconfraternita dei SS. Ambrogio e Carlo

Il transetto

Sulla volta ancora due riquadri del Brandi, con “Santi in Gloria”, e splendidi stucchi dei Fancelli, raffiguranti “Angeli musicanti”.

La cappella di destra, dedicata all’Immacolata Concezione, fu decorata con i frutti dell’eredità del cardinal Parravicini, il cui stemma, il cigno, campeggia sugli scudi bronzei dell’altare. Fu completata nel 1769, su un progetto, di qualche decennio più antico, di Paolo Posi; la pala dell’altare è una copia musiva dell’”Immacolata Concezione tra i Dottori della Chiesa”, dipinta da Carlo Maratta per la Cappella Cybo in Santa Maria del Popolo. La statua di sinistra, il Re David, antenato di Maria, è opera dello scultore francese A. Le Brun, mentre, a destra, La Giuditta, prefigurazione di Maria, è opera del toscano Pietro Pacilli.

La sontuosa decorazione in marmi rari e bronzi dorati è servita da modello per la Cappella del SS. Sacramento, a sinistra della Tribuna, realizzata dall’arch. Bazzani nel 1929 in occasione del giubileo sacerdotale di Pio XI con marmi di cava moderna. Sull’altare “L’Eterno ed angeli adoranti”, dipinto tra 1627 e il 1632 da T. Luini, allievo di A. Sacchi. Le sculture sono di Eugenio Maccagnani e Guido Galli.