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La Venerabile Arciconfraternita dei SS. Ambrogio e Carlo

Le origini

Le origini dell’Arciconfraternita risalgono alla seconda metà del Quattrocento quando, l’impulso dato all’edilizia romana da papa Nicolò V, fece accorrere numerosi artisti e artigiani lombardi che, trovandosi lontani dai propri paesi, desiderarono fondare una confraternita con una chiesa e un ospedale nazionale. I promotori riuscirono nell’iniziativa allorquando salì al pontificato Sisto IV, che, con il Breve "Supremae dispositionis" del 29 Agosto 1471, conferì canonica erezione alla pia Associazione costituita dai Lombardi residenti in Roma e donò la Chiesa di S. Nicolò del Tufo con le sue pertinenze, affinchè vi si potesse edificare un Ospizio, detto "Hospitale Sancti Ambrosii Lombardorum", a cura e a spese dei membri della detta pia Associazione.

 Dopo la canonizzazione di S. Carlo, Paolo V con il Breve "Pias Christifidelium Confraternitates" del 18 Agosto 1612 elevò la Confraternita, in "Arciconfraternita dei SS. Ambrogio e Carlo" che, nella figura del Cardinale Paolo Emilio Sfondrati, protettore della Confraternita, concepì l’idea di un nuovo tempio dedicato al nuovo santo, proprio accanto alla costruzione della chiesa di S. Ambrogio