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La Venerabile Arciconfraternita dei SS. Ambrogio e Carlo

CELEBRAZIONE IN RICORDO DELLA TRASLAZIONE DELLA RELIQUIA DEL CUORE DI S. CARLO (22 giugno 1614 – 22 giugno 2024)

Sono davvero lieto di salutare don Antonio Fois Parroco della Parrocchia di S. Maria delle Grazie al Trionfale, che ha accettato l’invito a presiedere questa eucaristia nel ricordo della Traslazione della Reliquia del Cuore di S. Carlo Borromeo. Saluto anche tutti i Confratelli e le Consorelle dell’Arciconfraternita dei Lombardi, i sacerdoti studenti del Collegio S. Carlo con altri concelebranti, i religiosi rosminiani e tutti gli amici e i fedeli qui convenuti.

La devozione di S. Carlo era cresciuta forse più a Roma che nella stessa Lombardia e superate le ultime difficoltà legate al procedimento per la canonizzazione, il 1° novembre 1610 Carlo Borromeo fu proclamato Santo da Papa Paolo V (1605-1621).

Il 29 gennaio 1612, la Confraternita dei Lombardi, orgogliosa per la bella mostra di santità del Confratello, pose la prima pietra di una chiesa a lui dedicata, attigua all’oratorio di S. Ambrogio. La costruzione del Tempio progrediva senza intoppi, il concorso dei benefattori era generoso, continuo ed ininterrotto quello dei Confratelli, così il 4 novembre 1613 si poté chiudere la parte di mezzo e celebrare una solenne Messa in onore di S. Carlo.

Si desiderava avere qualche preziosa reliquia del Santo per esporla alla venerazione dei fedeli nella Chiesa. Pertanto l’Arciconfraternita espose per iscritto all’Arcivescovo di Milano il suo vivo desiderio. Finalmente la grazia venne concessa, come ricorda anche l’iscrizione che si trova in una parete del chiostro.

Il dono riposto in una cassetta di noce intarsiata, da Milano fu trasportato a Roma e depositato nella Chiesa di S. Maria del Popolo. La domenica 22 giugno 1614, fu eseguita la ricognizione della reliquia, che venne poi riposta in un ostensorio di cristallo e metallo prezioso. Posti i dovuti sigilli, nel pomeriggio seguì la traslazione al nuovo tempio di S. Carlo.

Alla solenne processione con la reliquia parteciparono le rappresentanze di molte arciconfraternite, Cardinali ed Ambasciatori, e grande concorso di popolo. Dieci disegni con motti tolti dalla Bibbia ed allusivi delle opere e delle virtù del Santo decoravano la navata.

Raccolti in preghiera, oggi chiediamo l'intercessione di S. Carlo e lo invochiamo perché il nostro cuore diventi sempre più capace di amare. Il desiderio di Dio e del Suo amore per noi, cresca ogni giorno di più nel nostro cuore e orienti le nostre scelte di vita nella sequela di Cristo e del suo Vangelo.

Mons. Giulio Sembeni